La Battaglia di Anghiari fu combattuta il Mercoledì 29 Giugno dell'anno 1440, sotto le mura del paese, tra i Fiorentini e i Milanesi. I fiorentini risultarono i vincitori. La battaglia viene così ironicamente ricordata dal Machiavelli: "Ed in tanta rotta e in si lunga zuffa che durò dalle venti alle ventiquattro ore, non vi morì che un uomo, il quale non di ferite ne d'altro virtuoso colpo, ma caduto da cavallo e calpesto spirò". 
La battaglia sarebbe stata sicuramente dimenticata dalla storia se i Magistrati di Firenze, per decorare le sale di Palazzo Vecchio con pitture che ricordassero le principali imprese della Repubblica, non avessero affidato a Leonardo da Vinci, il compito di dipingerla. Una volta elaborati i cartoni, fu tradotta in parete la parte mediana, cioè il combattimento intorno alla bandiera.


Danneggiato da un artificioso processo di essiccamento, il dipinto, incompiuto, andò distrutto per far posto alle decorazioni del Vasari. I celebri disegni di Leonardo che, come afferma il Cellini, furono la "scuola del mondo", sono andati perduti e ne rimane testimonianza attraverso quelli, fra gli altri, di Rubens, oggi al Louvre di Parigi.


Ogni anno, nel giorno del 29 Giugno, si svolga ad Anghiari il Palio della Vittoria, l'evento che celebra la Battaglia di Anghiari e la vittoria di Firenze
Ad Anghiari vi è l'unico museo che celebra la Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci assieme alla storia di questo paese in Toscana.

credits Museo della Battaglia Anghiari