Anghiari vanta una tradizione artigiana che affonda le radici lontano nel tempo. Già nel XII-XIV secolo il governo degli Abati camaldolesi fu l'incentivo più efficace all'espansione del borgo, al sorgere di un vivace mercato e di botteghe artigiane: vasai, fabbri, maestri di pietre e legname, maestri di muro, tessitori, stipettai, calzolai, gualcatori, mugnai, armaioli. Tra il XVI ed il XIX secolo si affermarono con molta fortuna anche l'arte del ferro battuto e la produzione di armi da fuoco, ovvero fucili e pistole, pezzi rari di un'arte raffinata custodita in importanti collezioni e musei nazionali ed esteri.
All'inizio del secolo scorso ad Anghiari esistevano un lanificio di panni fini e grossi, una concia di pelli e cuoi, una fabbrica di griglie e ringhiere, tintorie grossolane in lana, stovigliai ed armaioli, cestai per la lavorazione dei vimini, molini ad acqua e fabbri ferrai. Rilevante era la coltivazione del guado per tintura dei tessuti. Tra le attività degne delle massime onorificenze, si serba memoria delle stoviglie in terracotta presentate dai vasai Luconi e Mondini all' Esposizione Universale di Vienna nel 1873, delle calzature dell'artigiano Desidero Allegretti esibite nel 1910 all' Esposizione di Milano e della Medaglia d'Oro e la Croce al Merito che nel 1935 il liutaio Milton Poggini ricevette nell' Esposizione Internazionale d' Arte di Parigi.
C'è un tesoro però di cui Anghiari va orgogliosa e per il quale è conosciuta in tutta Italia: l'antiquariato. Il bisogno economico, ma soprattutto un'originale sensibilità ed un gusto particolare, fecero sì che nei decenni scorsi, l'attività dei 'rigattieri' si trasformasse in quella più raffinata degli antiquari: quasi un'arte, che qui trovò i suoi iniziatori in personaggi come Foscolo Matassi, Giuseppe Mazzi, Galliano Calli e Milton Poggini. Fondamentale fu il connubio con gli abili restauratori anghiaresi, artigiani di altissimo livello capaci di restituire qualunque oggetto al suo primitivo splendore. Ma ad Anghiari il mobile è qualcosa più di un oggetto: in fondo la sua storia attraverso i tempi è un po' la storia stessa dell'uomo, con i gusti e le tendenze di una determinata epoca, che si evolvono con il passare dei secoli e ne rappresentano la civiltà e la cultura.
La Mostra Mercato dell'Artigianato della Valtiberina Toscana, che si svolge ogni anno alla fine di aprile, vuole invece mantenere vitale la tradizione di quegli artigiani che, eredi di un illustre passato, hanno l'opportunità di presentare in questa rassegna i prodotti della loro maestria, del loro rigore metodologico e della loro creatività.